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Carta acquisti, proroga annunciata

di Valentina Maglione

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31 dicembre 2008

Si potrà ottenere presentando la domanda alle Poste fino al 28 febbraio 2009 la prima "ricarica", quella da 120 euro, della carta acquisti destinata ai cittadini non abbienti. Sarà infatti emanato a giorni un decreto in preparazione al ministero dell'Economia che proroga di due mesi il termine – in scadenza oggi – entro cui chiedere la social card per ricevere l'accredito dei 120 euro di arretrati del 2008 (cioè i 40 euro di ottobre, novembre e dicembre).
In pratica, i destinatari della carta (anziani con almeno 65 anni e famiglie con bambini minori di tre anni con reddito basso) che non hanno ancora presentato i moduli per la domanda alle Poste potranno rimediare nei prossimi due mesi senza perdere la prima ricarica. Né la seconda: oltre ai 120 euro di arretrati riceveranno gli 80 euro per i primi due mesi del nuovo anno.
Sarà così accolta la richiesta di proroga avanzata da più parti. L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalle Acli, che hanno sostenuto la necessità di allungare i termini in considerazione del ritardo con cui l'operazione "carta acquisti" è partita (il 1° dicembre anziché il 1° ottobre). E ieri, da ultimo, la proroga è stata sollecitata anche dall'Ugl.
A beneficiare del rinvio potrebbero essere in tanti, dato che le richieste sinora presentate alle Poste non coprono neanche la metà della platea dei beneficiari individuata dal ministero dell'Economia. Infatti, dei potenziali destinatari (1,3 milioni) sinora meno di 400mila hanno chiesto la carta alle Poste e, entro oggi, in 330mila avranno a disposizione la prima ricarica. Lo si ricava dai dati diffusi ieri dall'Inps, l'ente incaricato di verificare che i richiedenti abbiano i requisiti per la social card e poi di autorizzare l'accredito.
In totale, sono 520mila le pratiche "girate" fino a ieri dalle Poste all'Inps. Di queste, 330mila si chiuderanno con la ricarica entro oggi, 52mila sono in attesa di essere validate, mentre 130mila sono state respinte perché i richiedenti superavano – in alcuni casi di molto – il limite di reddito fissato (6mila euro, che sale a 8mila per chi ha almeno 70 anni). Altre 8mila richieste non sono state soddisfatte perché i dati anagrafici mancavano o erano incompleti: ma gli interessati potranno integrare la modulistica. Tutti i richiedenti – ha assicurato l'Inps – riceveranno una lettera sull'esito della verifica: se la domanda venisse respinta, saranno comunicate anche le motivazioni.
L'Inps, comunque, conferma che i tempi dettati dall'Economia per esaminare le pratiche vengono rispettati: le domande sono analizzate entro 24 ore dalla loro presentazione alle Poste e le carte autorizzate sono ricaricate entro i due giorni lavorativi successivi.

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